Il Centro Studi del Nomisma ha di recente presentato i dati dell’Osservatorio SANA 2021.
Il quadro fornito attraverso l’analisi dei principali indicatori è stato quello di un settore che continua il trend positivo iniziato ormai da tempo.
In particolare, il 2020 si è chiuso con i totali nazionali che registrano + 100.000 ettari e + 1.088 operatori rispetto all’anno precedente, portando così il valore della superfici a 2.095.380 ettari complessivi e gli operatori a 81.731 unità .
Elemento di rilievo è l’incidenza della SAU biologica, che è passata dall’ 8,7% nel 2010 a 16,6% nel 2020.
Per quanto riguarda i consumi, le vendite alimentari bio nel mercato interno – considerando tutti i canali – hanno raggiunto 4,6 miliardi di euro nel 2021, registrando un aumento del +5% rispetto allo scorso anno e i consumi domestici rappresentano la porzione più importante del mercato, con un valore di oltre 3,8 miliardi di euro.
Un confronto tra l’andamento della spesa agroalimentare in generale e quella biologica permette di evidenziare una crescita diffusa dei comparti del bio, ad eccezione del fresco e del freddo che, nel 2021, subiscono una riduzione.
Più che positiva la performance dell’export bio del nostro Paese: nel 2021 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali hanno raggiunto quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita del +11% rispetto all’anno precedente.
Molto interessanti i dati relativi ai consumatori italiani di prodotti bio: quasi 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno una volta nell’ultimo anno un prodotto biologico e, in soli 9 anni, il numero di famiglie acquirenti è aumentato di circa 10 milioni. Inoltre in più della metà delle famiglie italiane (54%), cibo e bevande bio si consumano almeno una volta a settimana e per il 50% dei responsabili degli acquisti alimentari il biologico nel carrello rappresenta sempre la prima scelta, soprattutto per alcune categorie di prodotti come frutta, verdura e uova.
Le caratteristiche incentivanti all’acquisto di biologico da parte dei consumatori sono: etica, salute e sicurezza.
Cosa cercano i consumatori italiani nel prodotto biologico?
La citata indagine di Nomisma ha indicato che il consumatore italiano nei prodotti biologici cerca:
– garanzia sulla qualità e benefici per la salute (64%)
– curiosità (57%)
– tutela dell’ambiente con attenzione a ridurre gli sprechi ed alle produzioni eco friendly (42%)
Tra gli attributi più ricercati abbiamo:
– l’origine italiana degli ingredienti la provenienza locale chilometro 0
– la marca del supermercato il brand noto conosciuto
Motivi per l’acquisto ripetuto:
– Sono sicuri per la salute perché non contengono pesticidi e chimica di sintesi (25%)
– Sono rispettosi dell’ambiente, la tutela del suolo e della biodiversitÃ
– Sono garanzia di sicura qualità del prodotto (13%)
– Hanno qualità nutrizionali differenti, con maggiore concentrazione di vitamine e minerali (11%)
– Rispettano il benessere degli animali (9%)
– Sostengono i piccoli agricoltori (9%)
– Per il loro gusto/sapore, sono più buoni (9%)
– altro (3%)