La diminuzione della diversità degli impollinatori minaccia la produzione della maggior parte dei tipi di colture; tuttavia, questi insetti critici sono spesso fraintesi e ampiamente non apprezzati.
Gli insetti impollinatori ricoprono anche altri ruoli importanti. Distruggono i rifiuti, aiutano a riciclare i nutrienti attraverso il suolo e fungono da cibo per uccelli, anfibi e altri animali nella stessa catena alimentare di cui fanno parte gli esseri umani.
“Abbiamo bisogno di loro molto più di quanto loro abbiano bisogno di noi”[1].
Ci sono stati dei cali notevoli. Dal 1989 la Germania ha perso tre quarti degli insetti volanti nelle sue riserve naturali e aree protette.[2] Nelle foreste pluviali di Porto Rico, c’è stato un calo del 98% della biomassa degli impollinatori dagli anni ’70[3]. In Nord America, una specie di calabrone su quattro è in declino o minacciata di estinzione. [4]
I motivi sono svariati. Uno è la perdita dell’habitat. Sono stati abbattuti un terzo degli alberi del mondo dall’inizio dell’era industriale. Inoltre, la conversione di enormi appezzamenti di prati e prati fioriti, ricchi di impollinatori, in aree industrializzate o in agricoltura intensiva con un unico raccolto, o la trasformazione in autostrade, aree urbane o zone industriali ha impoverito ‘lo spazio disponibile’ agli insetti impollinatori per prosperare.
L’uso di pesticidi è un altro. L’agricoltura non sostenibile ed intensiva ha portato avanti la cultura dell’uso di pesticidi chimici e tossici per anni. Questo ha portato all’uccisione di molte specie, e la filtrazione nel suolo di queste sostanze chimiche non ha certo aiutato la situazione. C’è una stima che i terreni agricoli degli Stati Uniti siano diventati 48 volte più tossici di 25 anni fa, proprio attraverso questa continua stratificazione di insetticidi, erbicidi e così via.[5]
Quali sono le implicazioni per ciò che mangiamo e come produciamo il cibo?
Stiamo già assistendo a ricerche che mostrano che alcuni tipi di frutta e verdura stanno soffrendo in termini di resa perché semplicemente non ci sono abbastanza impollinatori per propagarli. Ci sono zone dove bisogna impollinare manualmente i frutti usando bastoncini con spazzole all’estremità perché non ci sono abbastanza api in giro.
Per questi motivi, i sistemi di agricoltura biologica sono molto importanti ed inerenti quando si parla di salvaguardare la biodiversità e il benessere degli insetti impollinatori e l’ecosistema in generale. Grazie al mancato uso di pesticidi, sistemi di coltivazione ecosostenibili, controlli sul terreno e rispetto per gli animali, le produzioni BIO possono aiutare ad evitare la perdita degli impollinatori.
Investire in sistemi agricoli biologici significa proteggere quegli insetti che attraverso l’impollinazione, sono fondamentali a tutte le coltivazioni e la propagazione dei cibi diversificati. E quindi sostenere, promuovere e comprare BIO, di conseguenza è un modo per incentivare la salvaguardia dell’ambiente e tutti quei piccoli organismi che spesso non vediamo ma che sono fondamentali per la propagazione delle specie alimentari. Non sarà certo l’unica soluzione o sforzo che bisognerà attuare per evitare la perdita di questo tipo d’insetti fondamentali, ma può avere una grande influenza e un effetto a catena rispetto alla prevenzione di disastri futuri.
[1] The Insect Crisis: The Fall of the Tiny Empires That Run the World. (Oliver Milman) (2022)
[2] The Insect Crisis: The Fall of the Tiny Empires That Run the World. (Oliver Milman) (2022)
[3] The Insect Crisis: The Fall of the Tiny Empires That Run the World. (Oliver Milman) (2022)
[4] The Insect Crisis: The Fall of the Tiny Empires That Run the World. (Oliver Milman) (2022)
[5] The Insect Crisis: The Fall of the Tiny Empires That Run the World. (Oliver Milman) (2022)