Sono state emanate da un Gruppo di Lavoro coordinato dal MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA – DIPARTIMENTO PER L’ENERGIA, e composto da: CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria; GSE – Gestore dei servizi energetici S.p.A.; ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; RSE – Ricerca sul sistema energetico S.p.A
“Linee Guida sugli Impianti Agrivoltaici” forniscono indicazioni dettagliate per la progettazione e l’implementazione di impianti fotovoltaici che integrano la produzione energetica con le attività agricole, preservando e valorizzando entrambe le funzioni. Ecco un riassunto delle principali sezioni del documento:
- Inquadramento Generale: Vengono definiti i concetti fondamentali e il contesto normativo relativo agli impianti agrivoltaici. Viene sottolineata l’importanza di integrare energia e agricoltura per sostenere obiettivi di crescita sostenibile, in linea con le direttive europee e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.
- Caratteristiche e Requisiti dei Sistemi Agrivoltaici:
- Caratteristiche Generali: Descrizione delle configurazioni spaziali e tecnologiche degli impianti agrivoltaici per ottimizzare la sinergia tra produzione energetica e agricola.
- Requisiti Specifici: Dettagli sui criteri che un impianto deve soddisfare per essere definito agrivoltaico, inclusi aspetti di monitoraggio dell’interazione tra le attività energetiche e agricole.
- Ulteriori Requisiti e Caratteristiche Premiali: Approfondimenti sulle caratteristiche avanzate e sui benefici premiali che possono essere ottenuti attraverso l’adozione di tecnologie innovative e pratiche sostenibili negli impianti agrivoltaici.
- Analisi dei Costi di Investimento:
- Fornisce una panoramica dettagliata dei costi di investimento, mantenimento e operatività degli impianti agrivoltaici, confrontandoli con le soluzioni tecnologiche convenzionali.
Il documento mira a fornire una guida completa per la progettazione e realizzazione di impianti agrivoltaici che non solo producono energia in modo sostenibile, ma supportano anche l’agricoltura, migliorando la produttività agricola e riducendo l’impatto ambientale.
Le “Caratteristiche e Requisiti dei Sistemi Agrivoltaici” delineate nelle linee guida si concentrano sulla necessità di integrare efficacemente la produzione agricola e quella energetica, garantendo che l’installazione e l’esercizio degli impianti fotovoltaici non compromettano le attività agricole, ma anzi le valorizzino. Di seguito, sono riassunti i principali requisiti e caratteristiche specifiche che definiscono un sistema agrivoltaico:
- Configurazione Spaziale e Tecnologica:
- Il sistema deve essere progettato per integrare e valorizzare sia la produzione agricola sia quella energetica. Questo implica una configurazione spaziale che permetta la coesistenza produttiva di entrambe le attività senza interferenze negative.
- Requisiti Specifici:
- Requisito A: L’impianto deve rientrare nella definizione di agrivoltaico, assicurando la continuità delle attività agricole e pastorali e una produzione energetica efficiente.
- Requisito B: Deve essere garantita la sinergia tra la produzione di energia elettrica e i prodotti agricoli, mantenendo inalterata l’efficienza produttiva agricola.
- Requisito C: L’impianto deve adottare soluzioni innovative, come moduli elevati da terra, che ottimizzano le prestazioni sia energetiche sia agricole.
- Impatto sulle Colture:
- È fondamentale considerare l’effetto dell’ombreggiamento creato dai pannelli fotovoltaici sulle colture sottostanti, selezionando specie vegetali compatibili con le condizioni di luce ridotta e garantendo che la configurazione dei pannelli non impedisca le operazioni agricole necessarie.
- Monitoraggio e Gestione Sostenibile:
- I sistemi agrivoltaici devono essere dotati di un sistema di monitoraggio che permetta di valutare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola e la continuità delle attività agricole.
- Sostenibilità e Innovazione Tecnologica:
- L’adozione di tecnologie innovative e la gestione sostenibile delle risorse sono essenziali. Ciò include l’utilizzo di moduli fotovoltaici che minimizzino l’impatto ambientale e che siano integrati con tecnologie per l’agricoltura di precisione e sistemi di raccolta delle acque piovane.
Questi criteri riflettono un approccio olistico alla progettazione degli impianti agrivoltaici, cercando di massimizzare i benefici sia in termini di produzione energetica sia per quanto riguarda la produzione agricola, riducendo al minimo gli impatti negativi e valorizzando le sinergie tra le due componenti.
Di seguiti i principali dettagli sui parametri specifici per la configurazione spaziale, i requisiti specifici e gli impatti sulle colture relativi ai sistemi agrivoltaici secondo le linee guida:
Configurazione Spaziale
La configurazione spaziale di un sistema agrivoltaico è cruciale per garantire l’integrazione ottimale tra le componenti fotovoltaiche e agricole:
- Pattern Spaziale Tridimensionale: Questo approccio considera la disposizione e l’altezza dei moduli fotovoltaici in modo tale da non compromettere l’attività agricola e ottimizzare l’interazione tra le due componenti.
- Altezza dei Moduli: È essenziale per non ostacolare l’attività agricola sotto i moduli, consentendo anche il passaggio di macchinari e, nel caso di attività zootecniche, il passaggio degli animali.
Requisiti Specifici
I requisiti specifici per i sistemi agrivoltaici includono:
- Requisito A: Garantire che l’impianto sia progettato per integrare produzione elettrica e agricola, valorizzando entrambi i sottosistemi.
- Requisito B: Operare il sistema in modo da produrre energia e prodotti agricoli in modo sinergico, senza compromettere la continuità dell’attività agricola.
- Requisito C: Adottare soluzioni innovative come moduli elevati da terra per ottimizzare le prestazioni energetiche e agricole.
Impatti sulle Colture
- Ombreggiamento e Microclima: L’installazione di moduli può alterare il microclima locale, influenzando la temperatura, l’umidità e la circolazione dell’aria, che possono a loro volta influire sullo sviluppo delle piante e sull’insorgere di malattie.
- Selezione delle Colture: È essenziale selezionare colture che possano tollerare le modifiche ambientali causate dall’ombreggiamento dei moduli. Alcune colture possono beneficiare di un ombreggiamento moderato, mentre altre possono subire una riduzione della resa.
Questi elementi delle linee guida sono progettati per massimizzare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi agrivoltaici, garantendo che la produzione di energia possa coesistere armoniosamente con la produzione agricola senza compromettere la qualità e la quantità delle colture.
Configurazione Spaziale
- Altezza Minima dei Moduli Fotovoltaici: L’altezza minima varia in base al tipo di attività svolta sotto i moduli:
- Per attività zootecniche: l’altezza minima deve essere di 1,3 metri per consentire il passaggio degli animali.
- Per attività colturali: l’altezza minima richiesta è di 2,1 metri per permettere l’utilizzo di macchinari agricoli.
Requisiti Specifici
- Produzione Elettrica Specifica: Un impianto agrivoltaico deve avere una produzione elettrica specifica (FVagri) non inferiore al 60% della producibilità elettrica specifica di riferimento di un impianto fotovoltaico standard (FVstandard).
Impatti sulle Colture
- Percentuale di Occupazione del Suolo (LAOR): Gli impianti agrivoltaici devono limitare la percentuale di superficie coperta dai moduli fotovoltaici. È stato stabilito un limite massimo di occupazione del 40% per preservare l’utilizzo del suolo per le attività agricole.
Questi parametri sono essenziali per garantire che l’integrazione degli impianti agrivoltaici nel contesto agricolo non comprometta la produzione agricola e rispetti le normative ambientali e di uso del suolo.
Chi fosse interessato ad aspetti applicativi od a valutare la realizzazione di un impianto può contattare Bioagricoop: info@bioagricoop.it