BIOFACH 2023: RIFLESSIONI SUI TREND DI MERCATO

Durante l’edizione del Biofach 2023 a Norimberga si è discusso della mancata crescita del settore BIO nel 2022, dovuta soprattutto alle emergenze energetiche legate alla guerra in Ucraina e al rincaro prezzi in tutta Europa. Nonostante l’aumento dei consumi nel 2021, dovuti all’effetto post-pandemia, il mercato è statico.

Si prospetta che superate le difficoltà di carattere storico/economico il mercato possa riprendersi, anche se è da precisare che il mercato del Biologico in Europa è già maturo con una certa stabilità. Bisogna lavorare sulla crescita dei consumi, l’aumento delle superfici coltivate a bio, e sostenere il mercato. Inoltre, si è evidenziata la necessità di investire in campagne di comunicazione e sensibilizzazione efficaci dirette ai consumatori e mirate ad aumentare l’interesse per i suoi prodotti.

Dando uno sguardo al mercato italiano, vediamo che i consumi interni soffrono mentre l’esportazione cresce. Il valore delle esportazioni è cresciuto del 16% rispetto all’anno precedente, arrivando a 3.372 milioni di euro (una crescita del 181% rispetto al 2012).[1] Dal 2012 al 2022, le vendite nel mercato italiano del biologico sono cresciute complessivamente del 132% (dati Nomisma presentati in occasione di Biofach 2023)[2]. A fine dicembre 2022, tuttavia, è stato registrato un calo dello 0,2% rispetto all’anno precedente nelle vendite per casa[3].

I dati di luglio parlano anche di una stasi negli acquisti delle famiglie (-0,8%), mentre le vendite nei negozi specializzati sono calate dell’8%. Rimangono stabili le vendite in Gdo e salgono nei discount (+14%). Considerando l’ortofrutta, il bio registra un calo del 9,9% a volume nei primi otto mesi del 2022, ma i risultati sono in linea con quelli dei prodotti convenzionali. [4]

Questo calo, si riflette anche nei numeri della Fiera al Biofach, colpa della vicinanza con quella di luglio e il risparmio aziendale dovuto alla crisi Europea.

Una nota positiva invece si trova nella pubblicazione del 24esimo report ‘The world of organic agriculture 2023’, dove sono presenti dati sul mercato biologico. In Europa, il mercato ha raggiunto i 54,5 miliardi di euro crescendo di quasi il 4% nel decennio 2012-2021.[5]Nel 2021, inoltre, sono 0,8 milioni gli ettari convertiti al biologico. +4,4% rispetto al 2020. La superficie agricola europea coltivata a bio è passata quindi a 17,8 milioni di ettari. Mentre i terreni agricoli biologici in Europa sono arrivati a costituire, nello stesso periodo di tempo, il 3,6% del totale dei terreni agricoli. Rallentano, invece, le vendite. Che a dispetto del +15% registrato l’anno precedente, nel 2021 crescono solo del 3,8%.[6]

 “Il quadro generale che emerge dal report curato da FiBL, in collaborazione con IFOAM, è positivo. Le politiche europee finalizzate alla transizione ecologica dei sistemi agricoli e alimentari, a partire dalle strategie ‘Farm to Fork’ e ‘Biodiversità 2030’, hanno favorito un consolidamento dei trend di mercato”.[7]

In conclusione, bisogna rimboccarsi le maniche, investire in comunicazione e formazione e cercare di espandere la rete con uno sguardo verso l’esportazione che offre diverse opportunità interessanti.


[1] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

[2] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

[3] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

[4] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

[5] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

[6][6] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

[7] http://www.tespi.net/FOOD/BIO170223.pdf

     


     

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