
Il suolo è una risorsa fondamentale ma ancora troppo spesso sottovalutata. Eppure, come aria e acqua, merita protezione e attenzione. Garantire la salute del suolo significa preservare la nostra capacità di produrre cibo, proteggere l’ambiente e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Perché la salute del suolo è importante? Un suolo sano svolge molteplici funzioni ecosistemiche:
- Produzione agricola e forestale;
- Regolazione del ciclo dell’acqua e dei nutrienti;
- Conservazione della biodiversità;
- Sequestro del carbonio atmosferico;
- Supporto alle attività umane e culturali.
Nonostante ciò, oltre il 60% dei suoli europei è attualmente in cattive condizioni, minacciato da erosione, inquinamento, perdita di sostanza organica, salinizzazione e compattazione.
La risposta europea: strategia e obiettivi
La Strategia dell’UE per il suolo mira a raggiungere suoli sani entro il 2050. I principali obiettivi sono:
- Zero consumo di suolo;
- Riduzione dell’inquinamento a livelli sicuri;
- Adattamento climatico e neutralità carbonica.
La Commissione Europea ha proposto una Legge sul Monitoraggio del Suolo (Soil Monitoring Law) per rendere obbligatorio il monitoraggio della salute dei suoli, promuovendo la gestione sostenibile e il ripristino dei terreni degradati.
Come valutare la salute del suolo?
La valutazione si basa su indicatori fisici, chimici e biologici:
- Tessitura, densità, capacità idrica;
- pH, contenuto di carbonio e nutrienti;
- Biodiversità microbica, attività biologiche.
L’integrazione di questi parametri in indici di salute del suolo consente di ottenere un quadro chiaro dello stato dei terreni. Alcuni Stati membri stanno già adottando certificati di salute del suolo da allegare alle transazioni immobiliari.
L’esperienza AGRITECH: innovazione e ricerca al servizio del suolo
All’interno del progetto AGRITECH, l’Università di Bari, insieme ad altri partner accademici e di ricerca, lavora su:
- Definizione di indicatori e indici di qualità del suolo;
- Sperimentazione di pratiche innovative come l’uso di biofertilizzanti e il riciclo di scarti agro-industriali;
- Sviluppo di sensori e modelli predittivi basati su machine learning per il monitoraggio rapido del carbonio organico e delle emissioni di CO₂.
AGRITECH punta a creare un network di Living Labs e Lighthouses, luoghi di sperimentazione pratica delle migliori soluzioni per la gestione sostenibile del suolo.
Le sfide e le opportunità future
Tra le principali sfide emergono:
- Implementare strumenti digitali e sensori in campo;
- Sviluppare competenze professionali specifiche;
- Integrare tecnologie di intelligenza artificiale nelle pratiche agricole.
Le opportunità sono altrettanto importanti:
- Creazione di sistemi di pagamento per il sequestro del carbonio (carbon farming);
- Valorizzazione dei suoli sani attraverso certificazioni e crediti ambientali;
- Accesso a nuovi finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione.
Il futuro della salute del suolo passa dalla sinergia tra scienza, politica e innovazione. Investire oggi in suoli sani significa garantire benessere, resilienza e sostenibilità .