Pubblicato da Ismea/SINAB, i dati del Rapporto “Bio in cifre 2023”sottolineano che il Biologico italiano sta raggiungendo il target del 25% di superfici investite a bio entro il 2030, previsto dalla Strategia Farm to Fork.[1]
Nel 2022, la SAU biologica italiana supera i 2,3 milioni di ettari (+7,5% sul 2021), rispetto alla superficie totale nazionale occupa il 18,7%. In aumento anche gli operatori biologici (+7,7% sul 2021)[2] tra i quali, a registrare l’incremento più significativo è la categoria dei produttori esclusivi che conferma il suo primato con un’incidenza del 73,9%, seguono i produttori preparatori (15,1%), i preparatori esclusivi (10,4%) e infine gli Importatori (0,6%).[3]
Mentre per quanto riguarda i consumi italiani di prodotti bio nel 2022, vi è un aumento del +0,5% rispetto al 2021, superando i 3,66 miliardi di euro. Questi acquisti si concentrano ancora sul comparto ortofrutticolo (45,1%),uova fresche (+6,8% in valore rispetto al 2021) e sul latte e formaggi (+5,7% sul 2021).
In calo invece, le importazioni di prodotti biologici da Paesi terzi (-17,1% in volume sul 2021). Le riduzioni delle importazioni hanno riguardato la categoria dei cereali (-22,0%), quella delle colture industriali (-25,9%) e in maggior misura quella degli oli/grassi vegetali (-30,7%).
Sotto un’infografica che illustra il panorama del bio in cifre in modo delineato.
[1] https://www.sinab.it/bionovita/i-numeri-del-bio-la-presentazione-del-rapporto-bio-cifre
[2] https://www.sinab.it/bionovita/i-numeri-del-bio-la-presentazione-del-rapporto-bio-cifre
[3] https://www.sinab.it/bionovita/i-numeri-del-bio-la-presentazione-del-rapporto-bio-cifre