lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle foreste, relativo al Fondo per l’Agricoltura Biologica.
Gli interventi finanziati dal Decreto riguarderanno:
a. aiuti per il trasferimento di conoscenze e per azioni di informazione destinati ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze (come corsi di formazione, seminari e coaching), ad attività dimostrative e ad azioni di informazione;
b. aiuti per i servizi di consulenza intesi ad aiutare le aziende agricole, filiere e distretti di agricoltura biologica a usufruire di servizi di consulenza per migliorare le prestazioni economiche e ambientali nonché la sostenibilità e la resilienza climatica dell’azienda o dell’investimento;
c. aiuti alle azioni promozionali a favore dei prodotti agricoli, volti all’organizzazione e alla partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni; pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito ai prodotti agricoli biologici, alle filiere biologiche e ai distretti biologici/biodistretti.
Le risorse finanziarie disponibili, previste dal «Fondo per l’agricoltura biologica», verranno destinate ai soggetti proponenti secondo la seguente ripartizione:
- il 40% è destinato a finanziare interventi proposti da filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende;
- il 30% è destinato a finanziare interventi proposti da associazioni biologiche;
- il 30% è destinato a finanziare interventi proposti da distretti biologici/biodistretti.
Per i progetti a carattere nazionale, potranno presentare domanda di accesso ai contribuiti:
- le filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende in raggruppamenti di imprese, aventi almeno le seguenti caratteristiche:
i. compagine costituita da operatori biologici coinvolti nella produzione primaria con la partecipazione di almeno un operatore coinvolto nella preparazione e nella distribuzione di prodotti agricoli ed agroalimentari biologici;
ii. gli operatori biologici coinvolti nella produzione primaria presenti nel raggruppamento dovranno essere in numero maggioritario, e dovranno avere nel complesso sede operativa in almeno cinque regioni e/o province autonome;
iii. i soggetti del raggruppamento dovranno avere interessi comuni nella commercializzazione di uno o più prodotti della filiera biologica.
- le associazioni biologiche.
Per i progetti a carattere locale, potranno presentare domanda di accesso ai contribuiti:
- i distretti biologici/biodistretti.
Con un successivo ed un apposito avviso pubblico, verranno specificate:
- le tipologie di investimento,
- le condizioni di ammissibilità dei Progetti e dei Beneficiari
- le spese ammissibili
- le intensità delle agevolazioni
- le modalità di presentazione delle domande
- i criteri di valutazione e le modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni.