Riepilogo del Congresso Biologico Europeo 2022

Effettuato a Bordeaux ai primi di settembre, il congresso ha coinvolto vari interlocutori che hanno ribadito come il conflitto in Ucraina non debba distogliere dalla necessità assoluta di concentrarsi sulle politiche biologiche ed agro ecologiche legate alla crisi alimentare e climatica.

Secondo Eduardo Cuoco, direttore di IFOAM Organics Europe, la crisi dovrebbe rafforzare la determinazione dell’Europa ad espandere l’agricoltura biologica per costruire la resilienza urgentemente necessaria nel nostro sistema alimentare. Il biologico dovrebbe anche svolgere un ruolo fondamentale nel recupero del sistema di produzione alimentare ucraino, ha dichiarato Kateryna Shor, portavoce dei membri ucraini di IFOAM Organics Europe. Ha aggiunto: “Comprendiamo che la sicurezza alimentare è in prima linea sia in Ucraina che nel mondo. Ma la guerra in Ucraina dimostra la vulnerabilità della produzione intensiva e delle lunghe catene di approvvigionamento”.1

Con il suo tema generale A More Organic Future: On the road to achieve the EU Green Deal, il Congresso di quest’anno ha trattato alcune delle questioni più urgenti del momento, dalla regolamentazione, alla politica e agli investimenti alla salute planetaria e umana.

L’evento di due giorni è iniziato con due importanti discussioni plenarie. La prima ha esplorato il modo in cui l’ultimo bilancio della PAC viene utilizzato per sostenere i piani d’azione biologici nazionali. Il consulente di politica biologica del Regno Unito, Nic Lampkin, ha dimostrato che se l’UE dovesse raggiungere il suo obiettivo del 25% di organico entro il 2030 ci sarebbero 25.000.000 di ettari di terra biologica in più rispetto al 2022. Ma, ha osservato, se l’attuale tendenza alla crescita (lineare) continuasse, raggiungeremmo solo il 14% di organico entro il 2030, un deficit molto significativo in termini percentuali. Lampkin ha affermato che ora è necessario un “cambiamento trasformativo”, supportato da 9-15 miliardi di euro di spesa dedicata all’anno “per catturare il pieno potenziale del 25% organico entro il 2030”.2

La seconda plenaria ha affrontato la questione critica, talvolta controversa, dell’etichettatura. C’è stato un ampio consenso sul fatto che l’etichettatura di sostenibilità possa svolgere un ruolo chiave nel migliorare la trasparenza sugli impatti ambientali dei sistemi alimentari, ma diversi oratori hanno contestato l’idoneità del programma di impronta ambientale dei prodotti proposto dalla Commissione europea, sostenendo che favorisce l’agricoltura intensiva.3

Una delle sessioni più attese è stata la keynote di Denis Lairon, Direttore Emerito, INSERM per BioNutrinet, che ha parlato dei molteplici benefici per la salute dell’agricoltura biologica. Attingendo a un ampio corpus di ricerche, Lairon ha dimostrato quanto efficacemente l’agricoltura biologica rispetti il principio “persone sane, pianeta sano”. Citando i dati dell’enorme studio francese NutriNet-Santé, ha dimostrato che il consumo regolare di alimenti biologici è associato a stili di vita generalmente più sani e a quantità più elevate di verdure e fibre nella dieta.

Per Jean-Luc Gleyze, presidente del Consiglio dipartimentale della Gironda, la conversione all’agricoltura biologica è una “rivoluzione culturale”.  In un invito all’azione, ha aggiunto: “Il tempo è breve, quindi muoviamoci più velocemente e lavoriamo per le persone e la salute del pianeta”.4

1 https://www.bioecoactual.com/en/2022/09/06/high-stakes-decade-european-organic-congress-2022/

2 https://www.bioecoactual.com/en/2022/09/06/high-stakes-decade-european-organic-congress-2022/

3 https://www.bioecoactual.com/en/2022/09/06/high-stakes-decade-european-organic-congress-2022/

4 https://www.bioecoactual.com/en/2022/09/06/high-stakes-decade-european-organic-congress-2022/

     


     

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