La crescita del biologico dal 2020 è stata esponenziale specialmente alla luce dei dati pubblicati su Focus Biobank[1] una ricerca sui supermercati specializzati. Detto ciò, i supermercati dedicati al bio hanno visto salire la loro quota dal 27 al 47% sul totale del mercato interno per tutto il 2020.[2]
Infatti, con un mercato che vale 7,5 miliardi di euro nel 2021, export compreso, L’Italia si posiziona in un posto di rilevanza per quel che riguarda il bio, tra una crescita per quel che riguarda la produzione di nuovi marchi certificati bio stimata ad un +8%[3]. Inoltre, grandi catene come la Coop mantengono oltre 750 referenze bio a marchio, seguita da Esselunga con 485 e Pam Panorama con 366[4] con un occhio all’espansione.
Inoltre, per combattere la fatica e la paura dovute al primo lockdown del 2020 gli Italiani hanno fatto più attenzione agli alimenti acquistati. Non a caso, dunque, che nel 2020 il 90% dei consumatori in Italia ha acquistato più̀ di tre volte un prodotto biologico (+1,4% rispetto al 2019)[5]; la percentuale sale al 97% se si considerano le famiglie che lo hanno fatto almeno una volta.
Il Rapporto Bio Bank attesta la crescita dei supermercati che operano nel bio. Quindi nel 2016 erano 2.265 e sono salite a 2.370 nel 2020.[6] La transizione più significativa ed interessante per il mondo bio è stato l’incremento esponenziale di siti e-commerce dedicati ad alimenti bio, rendendolo al primo posto con una crescita a doppia cifra pari al 67,8%[7]. Un effetto collaterale della pandemia appunto che ha aumentato una tendenza, ampliando notevolmente la platea dei “clienti virtuali” dando così spazio ad un bacino d’utenza più ampio.
Inoltre, grazie alle iniziative di sostegno tramite l’Unione Europea che mira a ridurre l’utilizzo dei pesticidi e promuovere coltivazioni sempre più ecosostenibili, l’Italia ha avuto un grande aiuto grazie all’implementazione della nuova legge sul BIO varata nel 2022[8].
Grazie ad una serie di progetti Europei e co-finanziamenti, assieme ad un aumento del senso di valore legato ai prodotti bio, e l’importante virata verso questo tipo di acquisto e produzione, l’Italia si trova in una posizione interessante di vantaggio in questo ambito, sia per cultura che per attenzione del proprio territorio verso produzioni locali e controllate con uno sguardo verso temi legati ad una “green economy”.
Dal 2020 in poi, il mercato del Biologico ha continuato la sua corsa verso nuovi orizzonti, sia dal lato della filiera che da parte dei consumatori tipo[9]. Nell’anno a venire si potranno definire nuovi percorsi e vedere in che direzione andranno le aziende dedicate, in modo da sostenere una mission sempre più legata ai temi attuali.
[1] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[2] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[3] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[4] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[5] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[6] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[7] https://issuu.com/biobank/docs/focus_bio_bank_supermercati_2020
[8] https://informabio.bio/2022/05/03/la-nuova-legge-sullagricoltura-biologica-cosa-comporta/
[9] https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2022/02/23/news/mercato_del_bio_litalia_in_cima_alla_classifica_europea_per_numero_di_produttori_e_per_le_esportazioni-338924587/