Teli pacciamanti in bioplastica. Tali teli sono ottenuti in materiale biodegradabile, che non presenta effetti negativi di tossicità, nel suolo. Per le caratteristiche si fa riferimento alla norma europea EN 17033, che indica una biodegradazione con conversione in CO2 di più del 90% in 24 mesi; viene verificata anche l’Eco-tossicologia con test di crescita su piante, su lombrichi e su microrganismi con test di nitrificazione; sono verificati anche i valori di metalli pesanti, che devono essere inferiore alle soglie stabilite. Inoltre il materiale è ottenuto in prevalenza da fonti rinnovabili vegetali (ad esempio amidi di mais).
Durante una visita in campo lo scorso 15 Luglio, l’azienda agraria sperimentale Stuard ha presentato l’andamento del secondo anno di sperimentazione di tali teli sul pomodoro. I teli pacciamanti biodegradabili sono formati prevalentemente da sostanze rinnovabili di origine vegetale e sono biodegradati dalla microflora del suolo nell’arco di circa 2 anni. Lo schema sperimentale con parcelle ripetute mette a confronto due tipologie di teli pacciamanti biodegradabili di due aziende aderenti ad Assobioplastiche (Novamont e Basf).
ll pomodoro da industria pacciamato con tali teli maifesta i seguenti risultati preliminari:
Sviluppo più precoce delle piante
Presenza di più fiori e frutti
Buon controllo delle infestanti
Migliore attività fotosintetica delle foglie
+ 30% di produzione e grado Bricks più elevato
Il maggiore costo del Telo è quindi economicamente sostenibile grazie alle maggiori produzioni e qualità dei frutti.
Immediatamente dopo la raccolta, i film biodegradabili aumentano la quantità totale dei batteri aerobi mesofili e dei clostridi per stimolo dell’attività biologica dei suoli, mentre si riduce la quantità di funghi.