La scrivente ha sempre creduto nell’approccio collaborativo avendo scelto dalla sua fondazione la forma associativa di cooperativa. Allo strumento cooperativo ora si affianca un nuovo modo di fare impresa con cui possiamo fare il bene delle persone e del pianeta.
Questo è il momento di cambiare. In questo periodo la nostra fragilità è diventata evidente, ma con essa anche la nostra capacità di risollevarci insieme. Durante il lockdown abbiamo visto il pianeta respirare, libero per poco dal nostro peso. Abbiamo capito di dipendere gli uni dagli altri. Ma capirlo non basta, dobbiamo cambiare. Cambiare il modo in cui pensiamo la nostra società e soprattutto la nostra economia. Non limitandoci più a misurare tutto solo in base al profitto che genera, ma anche al bene che fa. Per questo cambiamento ci sono le persone, le idee, le energie, nonché un nuovo strumento societario: le “Società Benefit”.
Questa è una forma di società a scopo di lucro (a differenza della cooperativa) che persegue anche obiettivi di Beneficio comune. Le Società Benefit sono inoltre caratterizzate da alti livelli di trasparenza, responsabilità e scopo: hanno infatti una struttura idonea a proteggere ed allineare la missione nel lungo periodo. Questo tipo di entità legale nella creazione di valore tiene in considerazione non solo gli azionisti/proprietari di quote, ma anche i vari portatori di interesse (dipendenti, clienti, fornitori, comunità locale e territorio).
La Società Benefit è riconosciuta legalmente in Italia con la legge del 28 dicembre 2015 n.° 208.
L’articolo 1 recita che le Società Benefit nell’esercizio dell’attività economica oltre allo scopo di dividere gli utili perseguono uno più finalità di beneficio comune ed operano in modo responsabile e sostenibile e trasparente nei confronti delle persone, comunità, territori, ambiente e altri portatori di interesse.
Per diventare Benefit una Società deve quindi effettuare una modifica statutaria per allinearsi con tali obiettivi.
Inoltre deve periodicamente effettuare una “relazione di impatto”; la società infatti redige annualmente una relazione relativa alle azioni messe in atto per il perseguimento del beneficio comune che viene allegata al bilancio e che include le informazioni previste dalla legge.
La non profit B Lab, di cui Bioagricoop è partner, mette a disposizione gratuitamente un utilissimo strumento on-line denominato BIA (Benefit Impact Assessment), un’utile check list ricca di istruzioni ed informazioni on line, che aiuta sia nell’individuare le varie aree dove si possono mettere in atto azioni virtuose sia a valutare l’impatto delle attività effettivamente realizzate.