In agricoltura Biologica il Suolo è visto quale ecosistema vivente che va sostenuto e promosso ulteriormente tramite pratiche agricole, quali: l’apporto di sostanza organica, la rotazione, i concimi Verdi o sovesci chiamati anche colture di copertura /cover crop. Per rispettare la frazione vivente bisogna poi lavorare il suolo con cura, con lavorazioni superficiali, e quando servono interventi profondi effettuare lavorazioni verticali. Particolare cura viene posta alla gestione della sostanza organica principalmente derivante da residui colturali, colture da sovescio e deiezioni animali. Questa può essere fornita al suolo fresca oppure ancor meglio compostata, sia in cumulo (specie nel caso delle deiezioni animali, semmai miste a ai residui colturali, es. paglie) che in superfice (specie nel caso del sovescio e dei residui colturali). Vedi il COMPOSTAGGIO.
L’AZIENDA AGRICOLA va vista come un ORGANISMO (vedi “Principi di fisiologia dell’azienda agraria” di Alfonso Draghetti), un ecosistema o meglio un Agroecosistema composto da (diverse) piante coltivate più flora e fauna (micro e macro) in equilibrio fra loro; quindi caratterizzata da biodiversità, la sola caratteristica che consente la sostenibilità e resilienza del sistema azienda agricola.
La biodiversità può essere distinta in:
–Agro-biodiversità, cioè diverse colture in rotazione, ma presente nello stesso anno in diverse parti e tempistiche nell’azienda.
–Biodiversità complessiva, cioè presenza di aree con flora spontanea, siepi, aree alberate/ boschetti, aree inerbite, stagni e simili.
Suolo ecosistema vivente e Azienda agricola quale “Organismo”
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